Il vessillo di Frea
Bandum Freae è un progetto dedicato alla rievocazione storica del periodo longobardo (fine VI-metà VIII secolo d.C.) nei territori dell’attuale Emilia-Romagna, con un’attenzione particolare alla zona tra Modena e Bologna. L’idea nasce nel 2013, dalla passione per l’Alto-medioevo di alcuni ragazzi che avevano già sperimentato da tempo l’esperienza della rievocazione storica, e dall’amore per il nostro territorio, che proprio nell’Alto-medioevo fu fondamentale zona di frontiera tra il regno dei Longobardi e l’esarcato bizantino, come molti avranno potuto scoprire grazie all’importante rassegna “Bizantini e Longobardi, culture e territori in una secolare tradizione” coordinata dall’Archivio di Stato di Modena e che ha visto protagonisti vari comuni della zona in una moltitudine di iniziative.

La scelta di rievocare il periodo longobardo nasce dall’idea di poter far conoscere in maniera fruibile ed immediata ad un pubblico il più ampio e variegato possibile i diversi aspetti della vita quotidiana nell’Alto-medioevo. Per poterlo fare è necessario un lavoro fianco a fianco con gli archeologi e gli storici, che mettono a disposizione le informazioni necessarie ad uno studio approfondito relativo specialmente alla cultura materiale dei Longobardi: cosa indossavano, come si alimentavano, come costruivano le loro abitazioni, come hanno raccontato la loro storia. Naturalmente ricostruire fedelmente questi corredi è reso molto difficoltoso dalla carenza di rappresentazioni iconografiche, a cui si sopperisce facendo delle ipotesi ricostruttive, con la consulenza di studiosi di questi specifici ambiti storici ed archeologici.
Noi cerchiamo di divulgare alla luce dei nostri approfondimenti alcuni aspetti di quella quotidianità: cuciamo abiti e calzature, fondiamo il bronzo per mostrare come venivano realizzate le cinture, battiamo il ferro per produrre gli armamenti e cerchiamo di ricostruire alcuni corredi, cercando di comunicare la complessità e le peculiarità di questo popolo: come avrebbe cucinato un pasto una massaia del VII secolo? Dove e con quali utensili un uomo longobardo si sarebbe approvvigionato di legname? Come avrebbe costruito i mobili per la sua casa e i manici dei suoi coltelli? Cosa avrebbe potuto avere a disposizione per curarsi in caso di malattia? Come avrebbe realizzato un cesto, una perla di vetro, un bicchiere per la tavola?
Il frutto di queste ricerche e di questo lavoro di ricostruzione viene divulgato attraverso la partecipazione a manifestazioni storico-rievocative, grazie al prezioso strumento della living history, e ad eventi di valorizzazione territoriale, allestimenti per conferenze e attraverso progetti e laboratori dedicati ai ragazzi più giovani, per mostrare dal vivo le tecniche di combattimento, le attività artigianali, la preparazione dei pasti e dei medicamenti, la scrittura e i diversi aspetti che possano aprire uno spaccato sul quotidiano al tempo dei Longobardi.
Il nostro progetto è un percorso di formazione, rievochiamo per mostrare, per interessare, ma anche per imparare, specialmente grazie alla collaborazione, sempre fruttuosa e costruttiva, con gli studiosi locali e con i numerosi enti che con tanta passione partecipano alla valorizzazione di questo territorio.

Per il futuro ci proponiamo di approfondire lo studio dei corredi, dell’abbigliamento e delle fonti storiche dell’VIII secolo: come si vestiva Ariflada, la moglie di Orso, dux di Persiceto? Che scarpe avrebbe indossato? Che armi avrebbe portato suo figlio sospese alla cintura?